In questo articolo andremo a fare una breve descrizione dei vari materiali impiegati per il rivestimento del legno quali il laminato e l’impiallacciato o pannelli già ‘finiti’ quali il nobilitato, per capirne le caratteristiche, i punti di forza e come trattare e pulire tali superfici.
Laminato
Cosa è un laminato? Un laminato è un rivestimento composto da vari strati di carte impregnate e resine trattate che, attraverso pressioni più o meno elevate, sarà applicato su pannelli di truciolato o MDF. Mentre la stratificazione interna resta sempre invariata in base alla tipologia, può variare il suo spessore, in quanto un foglio laminato può andare dai 0,6 mm a circa 1,2 mm. Solitamente la stratificazione di un legno laminato è così composta (procedendo dalla superficie al centro del pannello):
- overlay: film di pura cellulosa rivestito di resina melaminica con funzione protettiva contro graffi, calore o liquidi che potrebbero danneggiare il pannello.
- Foglio decorativo: foglio determinante ai fini dell’aspetto, sul quale sono riprodotti colori e temi visibili sul pannello.
- Kraft: fogli di carta robusti impregnati di resine che conferiscono rigidità al pannello.
In base alla procedura di lavorazione sarà possibile distinguere diversi tipi di laminato:
- CHPL: molto simile al pannello ad alta pressione, si tratta di una nuova generazione di pannelli ottenuti attraverso una pressione continua mediante presse a rullo;
- CPL: pannello sottoposto a forze e pressioni minori mediante presse a rullo;
- HPL: il materiale lavorato mediante questo sistema di lavorazione risulterà molto resistente grazie alla pressione ed alle temperature elevate, realizzato mediante presse piane.
In base invece al foglio decorativo utilizzato sarà possibile distinguere in:
- laminato melaminico: pannello di legno laminato rivestito con fogli di carta impregnati con della resina.
- Laminato polimerico: ottenuto mediante la stiratura di un foglio plastico (PVC) sul supporto di legno. Il PVC verrà scaldato, steso ed infine perfettamente ripiegato sul pannello di legno affinché il rivestimento possa interessare la totalità del pannello trattato.
- Laminati di nuova generazione: qua possiamo trovare il PET ed il Fenix NTM. Il primo èi un materiale plastico evoluto, completamente riciclabile e privo di emissione tossiche, al tatto risulterà setoso molto resistente. Il secondo invece è un tipo di laminato ottenuto mediante l’utilizzo della nanotecnologia e pertanto presenta una superficie in grado di auto ripararsi mediante una fonte di calore. Sarà quindi possibile autoriparare piccoli graffi e riportare la superficie al suo stato originale. Al tatto si presenta come un materiale estremamente opaco e liscio e risulta esteticamente molto apprezzato grazie all’ampia gamma di tonalità nelle quali viene proposto.
In base all’effetto estetico ottenuto sarà possibile, invece, distinguere in:
- laminati bianchi: I quali potranno essere lucidi o opachi, con una texture materica oppure lisci;
- laminati colorati: con possibilità di scelta tra una vasta gamma di tonalità;
- laminati effetto marmo: nei quali il disegno riprende fedelmente I marmi più pregiati siano essi bianchi, neri o grigi;
- laminati effetto legno: I quali riproducono fedelmente I colori del legno, con una vasta scelta di palette di essenze chiare e scure;
- laminati materici decorativi: il loro disegno imita alla perfezione la texture di materie tessili e naturali.
- Laminati effetto pietra: dall’aspetto ruvido e irregolare, spaziano in una vastissima gamma di grigi.
Caratteristiche tecniche del legno laminato
Il migliore in assoluto è il laminato HPL in quanto presenta I seguenti punti di forza:
- resistenza al calore fino a circa 180°
- ottima igiene
- resistenza alla luce solare
- durata di vita lunga e costi di manutenzione molto ridotti
- resistenza all’umidità
Grazie a queste qualità il laminato è impiegato molto frequentemente in arredamento. Sulle superfici verticali sarà preferibile l’impiego di laminati in PVC, a seguito delle ridotte sollecitazioni al quale è sottoposto, sulle superfici piane invece sarà di gran lunga preferibile il laminato HPL in quanto soggetto a sollecitazioni molto più elevate (piani cucina). Il laminato stratificato HPL è un’evoluzione di quest’ultimo in quanto oltre alle caratteristiche già citate, è stata perfezionata la sua resistenza al calore e all’impermeabilità, per questo motivo è impiegato sempre più spesso nelle cucine moderne.
Manutenzione e pulizia mobile in laminato
Non occorrono particolari accorgenti per la sua manutenzione dato che, come abbiamo appena detto è di un materiale molto resistente e non poroso che di conseguenza, non necessita di particolari accorgimenti per la sua pulizia. Per effettuare una pulizia ordinaria sarà infatti sufficiente l’impiego di un panno morbido con acqua e sapone. Assolutamente da evitare l’impiego di prodotti chimici ed abrasivi, con I quali si correrebbe il rischio di graffiare il piano di laminato e rimuovere la pellicola che funge da protezione. (se vuoi saperne di più vai su https://blog.arredasi.it/laminato-impiallacciato-melaminico-nobilitato-quale-scegliere/)
Impiallaciato
Il legno impiallacciato è composto, come da sua definizione, da una superficie lignea rivestita di sottilissimi fogli di vero legno nobile; può essere effettuata su qualsiasi tipologia di pannelli, siano essi di truciolare, compensato, tamburato o multistrato. Con la tecnologia odierna siamo arrivati all’impiego di fogli di spessore anche millimetrico che ne permettono il rivestimento di superfici curve. Per descriverne brevemente il suo processo, possiamo partire col spiegare la fase di scortecciatura e taglio, nella quale il tronco viene “pulito” della sua corteccia ed in seguito subirà un processo di trattamento delle fibre per facilitarne il taglio, mediante un processo di vaporizzazione. Seguirà poi la fase di tranciatura nella quale verranno creati I piallacci, determinando quindi il senso delle fibre che rimarrà visibile sui tranciati. Le ultime due fasi consisteranno nella fase di essiccazione, nella quale I piallacci saranno spianati, essiccati ed in seguito raggruppati in pacchi, e la fase di impiallacciatura, ovvero la creazione vera e propria di un foglio impiallacciato, mediante l’accostamento di due fogli (piallacci) accostati ed incollati sul supporto ligneo.
Possiamo classificare I legni impiallacciati secondo:
- le laccature: naturale, verniciato e laccato
- l’orientamento delle fibre del legno: con venature orizzontali e verticali, rigati, misti…
- il tipo di essenza: noce nazionale, ulivo frassino, betulla….
- Le sfumature del legno: chiare o scure
La lavorazione: in base al trattamento che il legno impiallacciato subisce per arrivare ad una particolare resa decorativa.
Manutenzione e pulizia mobile in laminato
Anche la pulizia dell’impiallacciato risulterà molto semplice, anche se richiederà qualche accortezza in più rispetto a quella effettuata sul laminato, occorrerà pertanto spolverare la superficie da pulire prima della sua pulizia per evitare di graffiarla e danneggiarla. (per saperne di più vai su: https://www.progettosedia.com/ps-news/legno-massello-o-impiallacciato#gref)
Nobilitato
Il nobilitato è un legno non naturale ovvero che non deriva direttamente dal tronco, ma dagli scarti di produzione; è composto da pannelli di truciolare o MDF tenuti insieme da resine plastiche e rivestito da entrambi I lati da uno strato sottilissimo di carta melaminica. Esistono molteplici qualità di nobilitato e, a seconda della qualità dei materiali utilizzati, sarà possibile riscontrare le seguenti qualità:
- bellezza estetica: può essere verniciato di qualsiasi colore e texture esistente, pertanto risulta un materiale molto personalizzabile; il suo colore più comune è quello del legno naturale, le cui venature sembreranno identiche a quelle di vero legno.
- Resistenza: risulta molto resistente alle sollecitazioni esterne quali graffi o ammaccature
- resistenza all’acqua: mente il legno naturale teme molto l’umidità, il nobilitato presente un’ottima resistenza a quest’ultima waterproof) e può essere quindi utilizzato in zone umide quali seminterrato.
- Durata: grazie alla sua resistenza, il nobilitato è un materiale di lunga durata anche in presenza di una ridotta pulizia e manutenzione.
- Praticità: è un legno molto leggero, essendo composto da truciolare, il che lo rende perfetto da spostare; la sua resistenza ai graffi e la ridotta manutenzione ne aumenta invece la sua gamma di utilizzi.
Differenze tra Impiallacciato e Nobilitato
Se ci trovassimo nella condizione di dover scegliere tra un mobile in laminato ed uno in impiallacciato, dovremmo tenere in considerazione vari aspetti quali:
- L’aspetto del laminato si avvicinerà meno, rispetto all’impiallacciato, alle caratteristiche vere e proprie del legno.
- Il rivestimento dei materiali in quanto il laminato sarà ricoperto da materiale sintetico, l’impiallacciato da vero legno.
- Il prezzo in quanto un mobile in impiallacciato sarà sensibilmente più costoso di uno in laminato
- la varietà di gamma, molto elevata per entrambi I prodotti, tenderà leggermente a favore per il laminato in quanto con esso potremmo riprodurre anche effetti materici come la pietra e il cemento, con l’impiallacciato sarà possibile invece limitarsi alle essenze più celebri nelle versioni naturali e laccate.
- La manutenzione sarà molto più semplice per il laminato, per l’impiallacciato dovremmo prestare molta più attenzione trattandosi di vero legno.
- La resistenza maggiore del laminato rispetto all’impiallacciato sarà un altro fattore da tenere in considerazione in fase di acquisto a seconda dell’utilizzo che dovremmo fare del mobile.
Differenze tra Laminato e Nobilitato
Nel caso invece in cui fossimo indecisi tra I materiali sopra citati, dovremmo tenere in considerazione il fatto che:
- Il laminato, essendo composto da trucioli provenienti da altre lavorazioni, avrà un costo relativamente basso se confrontato con il laminato in quanto sul suo prezzo inciderà il costo di lavorazione che risulterà più elevato rispetto al nobilitato.
- Col laminato, anche se anch’esso abbastanza limitato nelle sue lavorazioni, sarà possibile effettuare lavorazioni particolari come maniglie a gola, oltre che a realizzare scavi e incisioni; col nobilitato, essendo al suo interno composto da trucioli derivanti da scarti di altre lavorazioni, queste lavorazioni non saranno realizzabili.
- La resistenza del laminato sarà molto superiore rispetto a quella che potremmo riscontrare nel nobilitato in quanto esso sarà rivestito da una lamina con uno spessore di almeno 1 mm, se costituito con multistrati, invece, risulterà ancora più resistente. La resistenza del nobilitato risulterà inferiore a causa della sua struttura, anche se sarà possibile renderlo più resistente a graffi e abrasioni aumentando la qualità della superficie che lo riveste.
- Per la pulizia invece non si riscontrano grandi differenze tra I due materiali; entrambi sono particolarmente resistenti agli agenti chimici utilizzati nei prodotti per la pulizia.
(Per saperne di più vai su: https://www.tavolisedie.com/it/blog/abbinamento-arredamento/laminato-impiallacciato-melaminico-o-nobilitato-quale-materiale-scegliere)